L’addio alle endotermiche è uno degli argomenti più dibattuti quando si parla del futuro del settore automobilistico. Ormai una buona parte delle Case ha definito un percorso che porterà nel giro di pochi anni alla totale, o quasi, elettrificazione della gamma. Facciamo il punto della situazione con gli ultimi annunci diffusi dai costruttori sulla loro strada verso la mobilità a emissioni zero.
Alfa Romeo. Il Biscione lancerà la sua prima vettura a batteria nel 2023 e dal 2026 solo Bev in alcuni dei pricipali mercati dell’ Europa, del Nord America e della Cina.
Alpine. Per il marchio Transalpino del gruppo Renault il futuro sarà elettrico al 100%: già nel 2024 i lanci riguarderanno solo auto elettriche.
Aston Martin. La Casa Britannica prevede per il 2030 che, sul totale delle vendite, almeno la metà siano a veicoli a batteria. “Direi che almeno il 50% delle nostre vendite sarà elettrico, forse di più” ha dichiarato recentemente l’amministratore delegato Tobias Moers.
Audi. Il costruttore tedesco ha in programma di interrompere lo sviluppo dei motori a combustione dal 2026, quando i lanci di prodotto riguarderanno solo modelli a zero emissioni. La Casa degli Inglostadt intende anche procedere con la graduale eliminazione degli ibridi per arrivare nel 2033 a fermare totalmente la produzione di endotermici. In ogni caso, l’offerta sarà adeguata alle effettive esigenze dei mercati.
Bentley. Entro il 2026 la gamma sarà composta solo da elettriche e ibride plug-in. Lo stop alla produzione di motori termici è fissato per il 2030, quando la Casa britannica diventerà un marchio a emissioni zero.
BMW. La casa bavarese si è detta pronta ad adeguarsi a qualsiasi bando ai motori termici a partire già dal 2030, cinque anni prima rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea. Tuttavia, almeno per ora, non c’è in vista nessun addio o scadenza particolare: l’obiettivo per il 2030 è aumentare fino al 50% il peso delle Bev sulle vendite totali e di adeguare l’offerta alle preferenze dei mercati e a eventuali limitazioni e vincoli normativi.
Cadillac. Il marchio americano intende convertirsi in una realtà puramente elettrica entro il 2030.
Dacia. Il costruttore rumeno seguirà le indicazioni delle controllante Renault, intenzionata a chiedere il rinvio del bando europeo alle endotermiche dal 2035 al 2040 e al puntare forte sulle ibride durante la fase di transizione. Dal 2026 si procederà con il lancio di diverse elettriche, ma ai piani alti ritengono che solo il 10% delle vendite possa riguardare modelli a batteria rea una decina di anni.
Dodge. Il marchio statunitense, uno dei simboli delle muscle car americane, diventerà 100% elettrico. Tuttavia, almeno per il momento non è stata fissata una data precisa per l’addio ai motori tradizionali. La prima vettura a batteria è prevista per il 2024.
DS. Il marchio premium francese del gruppo Stellantis ha intenzione di lanciare sul mercato solo Bev a partire dal 2024.
Ferrari. La casa di Maranello lancerà nel 2025 la sua prima elettrica, ma ancora non ha fornito indicazioni di massima sull’addio alla tecnologia che l’ha resa una leggenda nel settore. Del resto, sostituire il rombo dei 12 cilindri Ferrari con il sibilo di un elettrico rischia di porre fine a un mito senza pari.
Fiat. La casa torinese del gruppo Stellantis è intenzionata a eliminare progressivamente i propulsori tradizionali dalla sua gamma a partire dal 2025 per poi abbandonarli del tutto nel 2030, quando l’offerta sarà esclusivamente a emissioni zero.
Ford. L’Ovale Blu ha, per ora, fornito indicazioni precise solo per le sue attività europee: entro la metà del 2026, ogni modello sarà disponibile in versioni ibride o elettriche, mentre nel 2030 l’offerta sarà esclusivamente a zero emissioni.
General Motors. Il gruppo statunitense aveva già annunciato l’intenzione di abbandonare i motori endotermici per offrire, dal 2035, solo veicoli elettrici. Tuttavia, di recente è arrivata una parziale retromarcia: il 2035 deve essere considerato solamente un orizzonte temporale, e non una promessa assoluta, poichè l’imperativo è adeguarsi alle richieste del mercato.
Honda. La Casa nipponica si è posta l’obiettivo di offrire una gamma full electric entro il 2040.
Hyundai. La Casa coreana intende aumentare gradualmente le vendite di veicoli a zero emissioni: l’obiettivo è arrivare al 30% dei volumi globali entro il 2030 e all’80% nel 2040. In Europa saranno offerte solo Bev dal 2035, mentre per il 2040 saranno eliminati tutti i modelli a combustione interna.
Jaguar Land Rover. Il costruttore britannico ha fissato una tabella di marcia che lo porterà ad avere una versione elettrica per ogni modello in gamma entro il 2030 e ad abbandonare i motori diesel dal 2026. Entro la fine di questo decennio il marchio Jaguar offrirà solo veicoli full electric e più della metà delle Land Rover sarà a batteria: il 60% delle Suv e fuoristrada di nuova generazione saranno spinte da un propulsore elettrico e il 40% da sistemi ibridi.
Jeep. Il marchio statunitense punta forte sulla tecnologia dell’ibrido plug-in, ma entro quattro anni offrirà modelli a batteria in tutti i segmenti.
Lancia. Il marchio torinese passerà all’elettrificazione totale nel 2024, mentre dal 2026 i lanci riguarderanno esclusivamente auto a zero emissioni.
Lotus. La casa britannica ha presentatolo scorso lugllio il suo ultimo modello a combustione interna, l’Emira. Il futuro sarà esclusivamente all’insegna degli elettroni.
Mazda. Come tanti altri brand giapponesi, la Casa di Hiroshima intende perseguire un approccio multi-tecnologico che non prevede l’addio totale dei motori endotermici. La Mazda punta per il 2030 a vendite composte da modelli a batteria soltanto per il 25% e per la restante parte elettrificati.
Mercedes. Dal 2025, tutte le piattaforme della Stella satanno elettriche. La Casa intende abbandonare la produzione di motori endotermici entro il 2030 per trasformarsi in un marchio di soli prodotti full electric, quantomeno in Europa e Cina.
Mini. Il marchio del gruppo BMW presenterà il suo ultimo modello a combustione interna nel 2025. Negli anni successivi, quindi, lancerà solo Bev: dai primi anni del prossimo decennio la gamma sarà 100% a batteria.
Mitsubishi. La Casa dei tre diamanti punta a raggiungere, per il 2030, il 50% delle vendite totali con auto elettrificate.
Nissan. La casa di Yokohama è intenzionata ad aumentare al 50% del totale le vendite di auto a zero e basse emissioni in Europa già entro il 2024. La gamma sarà elettrificata al 100% entro l’inizio del prossimo decennio a livello globale, con un occhio in particolare rivolto a Giappone, Cina, Stati Uniti ed Europa.
Opel. La casa di Russelsheim punta a concentrare tutte le attenzioni e le risorse sull’elettrico per offrire solo modelli a batteria in Europa dal 2028. Dal 2024 tutti i modelli avranno una versione a zero emissioni.
Peugeot. La gamma europea sarà elettrificata all’85% entro il 2023 e al 100% entro il 2025. Per il momento, come per altri marchi controllati dal gruppo Stellantis, non è stata fissata una data per l’addio alle endotermiche.
Porsche. Entro la fine del decennio, oltre l’80% della gamma sarà elettrica o ibrida. Nel 2025, il peso delle vetture a batteria sulle vendite totali arriverà, secondo le previsioni della Casa, a 50%. Solo la 911 continuerà ad avere motori a combustione interna, ma saranno alimentati da carburanti sintetici: sarà l’ultima auto a vedere un’espansione della gamma all’insegna degli elettroni.
Ram. Nel 2024 è previsto il debutto della versione a batteria del pick-up 1500. Per il 2030 ogni modello in gamma avrà una variante a zero emissioni.
Renault. A Boulogne-Billancourt il tema dell’elettrico è al centro di un forte dibattito interno: l’ad Luca De Meo chiede un rinvio del bando europeo alle endotermiche al 2040 e punta forte sulla tecnologia ibrida. In ogni caso, la Losanga punta per il 2025 a dotarsi di una gamma elettrificata per quasi il 60%, per arrivare al 90% entro il 2030.
Rolls-Royce. Il marchio di lusso britannico imboccherà il suo percorso verso la mobilità elettrica con il lancio del 2023 della sua prima auto a abtteria, la Spectre. Dal 2030, la gamma sarà composta esclusivamente a emissioni zero.
Skoda. La Casa ceca non ha fornito una scadenza per la graduale eliminazione dei motori a combustione interna. In ogni caso, nel quadro della forte spinta all’elettrificazione della capogruppo Volkswagen, a Mlada’ Boleslav prevedono che entro il 2030 tra il 50% e il 70% delle vendite interesserà modelli a emissione zero.
Stellantis. L’amministratore delegato Carlos Tavares ha fissato alcuni obiettivi per l’intero gruppo: la strategia prevede che oltre il 70% delle vendite in Europa e oltre il 40% negli Stati Uniti siano rappresentate da veicoli elettrificati entro il 2030.
Subaru. La Casa delle Pleiadi prevede che almeno il 40% delle vendite globali sia rappresentato da elettriche o ibride. Entro il 2035 l’intera gamma sarà elettrificata.
Toyota. La Casa guida un gruppo di costruttori giapponesi intenzionati a perseguire un approccio multi-tecnologico. Tuttavia, per il 2030 l’80% circa dei volumi globali annuali vedrà protagonisti mezzi ibridi, abatteria o fuel cell. Tale percentuale salirà al 90% per l’Europa, al 95% per il Giappone e al 100% per la Cina, scendendo al 70% per il Nord America.
Volkswagen. Il marchio è fortemente impegnato a preparare un futuro full electric, in particolare in Europa. Entro il 2030 il 70% delle nuove immatricolazioni sarà a batteria, mentre tra il 2033 e il 2035 verrà interrotta la produzione di motori a combustione interna per il mercato europeo. Poco dopo toccherà anche alla Cina e Usa. In ogni caso, la flotta globale sarà a emissioni zero non più tardi del 2050.
Volvo. La Casa svedese ha fissato per il 2030 l’addio totale ai motori endotermici e agli ibridi. Le Bev dovranno raggiungere il 50% delle vendite già nel 2025 e il 100% nel prossimo decennio.
Da un articolo online del sito quattroruote.it del 20 Ottobre 2021