Inizialmente sarà prodotta in poche centinaia di esemplari, la variante con alimentazione a idrogeno del Vivaro, il mid-size van della Opel.

NASCE A CASA – Alcuni mesi dopo l’anteprima dell’Opel Vivaro-e Hydrogen, la casa tedesca ha rivelato nuove informazioni relative al van di formato intermedio con tecnologia fuel cell che andrà in produzione a fine anno, inizialmente in qualche centinaio di esemplari per clienti selezionati, per sondare nei prossimi due anni un mercato che si preannuncia in crescita. Presso la città natale di Adam Opel si trova non solo lo stabilimento OSV (Opel Special Vehicles), ma anche il Centro di Competenza per l’Idrogeno e le Celle a Combustibile globale della casa parte del gruppo Stellantis.

UN PIENO IN 3 MINUTI PER 400 KM – La maggiore autonomia dell’Opel Vivaro-e Hydrogen, qui nell’ordine dei 400 km, e i tempi di rifornimento, molto più rapidi rispetto a un veicolo a batteria 100% elettrico, rappresentano i due vantaggi principali offerti dal Vivaro-e Hydrogen rispetto al modello elettrico e a tutti gli altri furgoni a emissioni zero, sdoganando l’impiego di questi veicoli anche sulle lunghe percorrenze. Inoltre, il sistema plug-in permette di integrare le celle a combustibile e l’attuale unità di trazione sotto il cofano del veicolo, costituendo una sorta di range extender. La batteria dell’Opel Vivaro-e BEV (veicolo elettrico a batteria) viene sostituita da tre serbatoi di idrogeno a 700 bar. I cilindri in fibra di carbonio possono essere riempiti in soli 3 minuti. Grazie all’intelligente architettura, la versione elettrica a batteria diventa un van elettrico a celle a combustibile senza alcuna modifica alla carrozzeria e senza conseguenze sul volume di carico, che va sempre da 5,3 a 6,1 metri cubi, mentre la portata sale a 1.100 kg.

POCHI SACRIFICI RISPETTO AL VIVARO DIESEL  – Da notare che l’Opel Vivaro-e Hydrogen al momento non prevede la presenza del sistema di carico passante tra vano merci e cabina di guida, per via dell’ingombro delle batterie, e che per lo stesso motivo accanto al sedile del guidatore è previsto solo un sedile singolo per il passeggero e non la panchetta a due posti per poter viaggiare in tre. Francia e Germania sono i Paesi destinati a fungere da mercati-pilota per questo veicolo; in particolare in Germania sono già più di cento le stazioni di rifornimento a idrogeno e il costo per un kg di idrogeno (sufficiente a coprire circa 100 km) è fissato per decreto a 9,50 euro. Il Vivaro-e Hydrogen può essere alimentato con un “pieno” di idrogeno pari a 4,4 kg (per un costo complessivo di circa 40 euro).

UN MOTORE ELETTRICO A SUPPORTO – L’Opel Vivaro-e Hydrogen con celle a combustibile da 45 kW è in grado di generare sufficiente potenza per guidare tranquillamente in autostrada, mentre la batteria agli ioni di litio da 10,5 kWh posizionata sotto i sedili anteriori garantisce la potenza di picco quando è necessaria una maggiore dinamicità, per esempio all’avvio e in fase di accelerazione. Ciò consente alle celle a combustibile di funzionare in condizioni operative ottimali, aumentandone la durata. Opel Vivaro-e Hydrogen ha però anche tutti i vantaggi di un sistema ibrido: il sistema di frenata rigenerativa permette di recuperare energia e accumularla nella batteria che, grazie al sistema plug-in, può essere ricaricata anche esternamente, per esempio presso una colonnina pubblica o presso una ricarica domestica o aziendale. Si hanno così 50 km di autonomia in modalità puramente elettrica a batteria.

 

Dal sito alVolante.it articolo online del 15 Ottobre 2021